La luna sul Colosseo – Il sogno del gladiatore è il titolo che caratterizza l’edizione 2019 del percorso di visita guidato. Arrivato sul piano dell’arena –dopo aver percorso il secondo ordine e scoperto le cavità dei sotterranei– il pubblico assiste a una proiezione che, attraverso il sogno di un glorioso campione alla vigilia del combattimento, ricorda le gesta dei più valenti gladiatori i cui nomi sono a noi noti dalle fonti antiche.
Come già avvenuto in numerosi monumenti del Foro Romano e del Palatino, il supporto multimediale –che in questo caso si inserisce in molti punti della visita con lampi di luce, ombre, proiezioni e voci– rappresenta un decisivo salto di qualità nelle modalità di visita dell’Anfiteatro Flavio. Si produce in questo modo un’esperienza emozionale che rafforza l’informazione scientifica e didattica del monumento antico più visitato al mondo.
Antichi e lontani suoni, come di cimbali e liuti, accolgono i primi passi del visitatore che si avvia al secondo ordine del Colosseo per godere, subito, dello straordinario affaccio sull’Arco di Costantino e sul colonnato del Tempio di Venere e Roma.
Al racconto della storia del monumento -riferito da guide formate da archeologi, storici dell’arte e architetti- si innestano installazioni video con le testimonianze sull’anfiteatro lasciate da emblematiche figure del passato: Marziale, Cassio Dione, S. Agostino, Artemidoro. Le immagini, le voci e i suoni si attivano al passaggio dei visitatori, e anticipano la proiezione conclusiva.
Sul piano dell’arena, intanto, silhouette di servitori di scena, fiaccole alla mano, sono ombre proiettate sul sipario agitato dalla brezza serale. Attendono l’arrivo del pubblico per l’ultimo atto della visita.
Prima ancora si scende nelle viscere del monumento. Qui viene spiegato il funzionamento dell’apparato tecnico che consentiva il sollevamento di uomini e di animali dai sotterranei all’arena. Come ombre cinesi, appaiono quasi per magia sugli antichi muri le figure che popolavano questi spazi: belve feroci e animali esotici. E i gladiatori.
Saliti sull’arena, proprio lì dove spettacoli e cruente battaglie avevano luogo, il sipario si apre su “Il sogno del gladiatore”. Proiettate su tre grandi velari, le immagini mettono in scena la notte precedente all’inizio dei giochi e quello che in modo fantastico, ma molto umano, potrebbe essere passato nella mente di un combattente in attesa di prendere le armi e di sfidare la sorte. La stessa sorte condivisa da Carpoforo, Diodoro e Demetrio, famosi gladiatori di cui le fonti antiche ci ricordano le grandiose imprese che trascinavano in un tifo smisurato gli antichi romani, assiepati sugli spalti del Colosseo.